Tutto su piazza San Marco a Venezia

Storia, architettura e attrazioni turistiche di Piazza San Marco: dalla Basilica di San Marco al Campanile

Piazza San Marco è il cuore pulsante di Venezia, un luogo ricco di storia, cultura e bellezze naturali.
La piazza è stata il centro politico, religioso e commerciale della città sin dall’epoca medievale, la sua architettura unica e le attrazioni turistiche, tra cui la Basilica di San Marco e il Campanile, attirano migliaia di visitatori ogni anno.

Precedentemente abbiamo visto quali sono i luoghi più strani, particolari e segreti della città di Venezia, mentre in questo articolo esploreremo la storia della piazza e le sue particolarità.

Quante piazze ci sono a Venezia?

Venezia è una città unica, conosciuta in tutto il mondo per i suoi canali, i suoi ponti e… i suoi campi.
Campi? Campi a Venezia? Si, perché è questo il nome che prendono in realtà le piazze a Venezia, dove l’unica vera e reale piazza è Piazza San Marco, mentre i quartieri si chiamano Sestiere.

Venezia è infatti costellata di piazze di ogni dimensione e importanza, ma il loro nome è “campo” e non “piazza”, e ognuna ha la sua storia e la sua bellezza unica. Oltre alla grande ed imponente Piazza della Basilica di San Marco, ci sono campi più piccoli e nascosti, come Piazzetta dei Leoncini situata tra la Basilica, il Palazzo del Patriarca e la chiesa di San Basso, dove vi sono appunto due leoni in posizione accovacciata (chiamati appunto leoncini), opere realizzate nel 1722 da Giovanni Bonazza.

Ci sono campi commerciali, come Campo Rialto, che sono state per secoli il cuore dell’economia veneziana, e piazze religiose, come Campo San Polo e Piazzale San Lorenzo, che sono state il cuore della vita spirituale della città.

Campo Rialto: Nella zona del Ponte di Rialto a Venezia si trova una chiesa medievale di grande importanza storica, la chiesa di San Giacometto, che si affaccia su un’area chiamata Campo San Giacometto. Quest’area un tempo era estremamente importante per la Repubblica di Venezia poiché era il luogo in cui venivano scambiate le merci più preziose e si concludevano numerosi affari commerciali.

Ponte-di-Rialto

Il Sestiere di San Polo è uno dei sei quartieri di Venezia, noto per la sua atmosfera rilassata e accogliente. In passato, era unito al Sestiere di Santa Croce e il nome del quartiere deriva dalla presenza della grande Campo San Polo, la seconda più grande della città dopo Piazza San Marco, e dalla chiesa omonima situata all’interno del quartiere.

Nonostante sia sempre stata considerata una piazza popolare, essa è circondata da edifici signorili, il quartiere è caratterizzato dalla presenza di case e negozi, dove le persone vivono e lavorano insieme, e da una varietà di osterie tradizionali chiamate “bacari. La zona più famosa e animata del sestiere è Rialto, nota per il suo mercato ittico e ortofrutticolo e per la sua vivace vita notturna. La zona di Rialto è anche una delle più popolari per lo shopping e per divertirsi la sera.

In sintesi, ogni piazza, pardon… Campo a Venezia ha la sua storia e la sua bellezza unica, e scoprendo tutte le zone della città si può avere una comprensione ancora più profonda e apprezzamento di Venezia e della sua cultura.

Come raggiungere Piazza San Marco a Venezia?

Allora, prima di chiedersi “come arrivare in Piazza San Marco”, sarebbe più lecito capire come arrivare a Venezia, dal momento che la città non è visitabile in auto ma ci si può solo “avvicinare”.

La possibilità di raggiungere Venezia in auto esiste e può essere semplice, tuttavia trovare un posto auto può essere problematico poiché nella città non ci sono molte opzioni di parcheggio disponibili. Inoltre, i parcheggi presenti tendono ad essere costosi e sempre affollati.

Una soluzione è quella di informarsi prima del viaggio e scegliere con cura dove parcheggiare l’auto a Venezia, scegliendo di lasciarla in centro per essere subito nel cuore della città o appena fuori per risparmiare qualche euro ed evitare il traffico. Un’altra possibilità è quella di parcheggiare lontano e raggiungere la città in barca, in autobus o in treno.

Ecco quindi le opzioni per arrivare a Venezia e poi raggiungere Piazza San Marco:

Ci sono diverse opzioni per raggiungere Venezia:

  • Treno: Venezia è ben collegata alle principali città italiane tramite la stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia.
  • Aereo: l’aeroporto Marco Polo di Venezia è il principale aeroporto della città e offre voli nazionali ed internazionali.
  • Auto: Venezia è raggiungibile in auto seguendo l’autostrada A4 fino a Mestre, da lì si può prendere il treno o il bus fino a Venezia. Se invece volete parcheggiare proprio a Venezia, allora seguite le indicazioni per Venezia, prendete il Ponte della Libertà e arriverete al Tronchetto (o Piazzale Roma).
  • Navigazione: Venezia è raggiungibile anche via mare, ad esempio con i traghetti di linea da Punta Sabbioni.

Una volta arrivati a Venezia, per raggiungere Piazza San Marco uno dei modi più comuni è attraverso i mezzi pubblici, come i vaporetti (traghetti) che collegano la piazza con molte altre zone della città. È anche possibile raggiungere la piazza a piedi attraverso i numerosi ponti e calli (vicoli) di Venezia, e secondo noi è sicuramente la scelta migliore, perché avrete modo di vedere veramente Venezia.
Se invece volete un po’ di romanticismo, è possibile raggiungere Piazza San Marco in barca privata o in gondola.

Perché si chiama Piazza San Marco?

Piazza San Marco, situata nel cuore di Venezia, è una delle più famose e affascinanti piazze del mondo. Conosciuta anche come “Il Salotto di Venezia”, la piazza è circondata da alcuni dei più importanti edifici della città, tra cui la Basilica di San Marco, il Campanile e il Palazzo Ducale. Ma perché si chiama Piazza San Marco?

Il nome della piazza deriva dalla Basilica di San Marco, situata ad un lato della piazza stessa. La basilica è dedicata a San Marco, il patrono di Venezia e uno dei quattro evangelisti del Nuovo Testamento.

La risposta a tale quesito risale però all’epoca medievale, quando Venezia era una potente repubblica marinara e il suo santo patrono era San Marco. La basilica, costruita inizialmente nel IX secolo, fu dedicata a San Marco e divenne il luogo di culto principale della città. Nel corso dei secoli, la piazza che circondava la basilica divenne nota come Piazza San Marco, in onore del santo patrono della città.

La piazza è stata il centro della vita politica, religiosa e culturale di Venezia per secoli, è stato qui che la Repubblica di Venezia ha celebrato le sue vittorie militari, ricevuto ambasciatori stranieri e organizzato grandi feste e cerimonie. Ancora oggi, la piazza è il luogo ideale per ammirare la bellezza architettonica della città, sedersi in uno dei suoi caffè all’aperto e godersi la vita veneziana.

Inoltre, la piazza è anche famosa per le sue tradizionali feste e manifestazioni come il Carnevale di Venezia e la Festa della Sensa,
una festività della Repubblica di Venezia nata per il giorno dell’Ascensione di Cristo, che in dialetto veneziano si chiama per l’appunto “Sensa”.
La Festa della Sensa viene celebrata ogni anno il primo sabato di maggio e commemora la consacrazione della città a San Marco. La cerimonia si svolge sulla piazza e include una processione in barca lungo il Canal Grande fino all’Isola di San Giorgio Maggiore, dove il Doge di Venezia gettava un anello d’oro nell’acqua in segno di fedeltà alla città.

Curiosità: non potete passare per Venezia durante il periodo di carnevale senza assaggiare le famose “fritoe venesiane”!

La Basilica di San Marco è anche conosciuta come “la chiesa d’oro” a causa della sua ricca decorazione a mosaico dorato all’interno. La piazza è circondata da altri importanti edifici, tra cui il Palazzo Ducale, la Torre dell’Orologio e il Campanile di San Marco.
Piazza San Marco è stata il centro della vita politica, culturale e religiosa di Venezia per secoli, era il luogo dove i Dogi di Venezia tenevano le loro cerimonie ufficiali e ricevevano i diplomatici stranieri, ed era anche il luogo dove si svolgevano le processioni religiose.

Oggi Piazza San Marco è una delle principali attrazioni turistiche di Venezia, attirando milioni di visitatori ogni anno, ed è un luogo da non perdere per chi visita Venezia, un simbolo della città e un tesoro culturale che rappresenta la sua storia e la sua tradizione.

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Basilica di San Marco: la sua costruzione

La Basilica di San Marco a Venezia è un edificio che ha una lunga e ricca storia.
Originariamente, era destinata ad essere un’estensione del Palazzo Ducale, ma poi è stata costruita per ospitare il corpo dell’Apostolo San Marco, protettore della città, portato a Venezia da Alessandria.

La costruzione del primo progetto iniziò nel 828 e terminò nel 832, mentre la Basilica che conosciamo oggi ebbe inizio nell’anno 1063 e fu terminata ben 554 anni dopo, nel 1617.
La costruzione dell’attuale basilica iniziò in stile bizantino per rappresentare il potere della prospera Repubblica Veneta. La sua pianta è ispirata a quella di due basiliche dell’antica città imperiale di Bisanzio, con una pianta centrale a forma di croce greca, cinque grandi cupole e una particolare miscela di arte antica e orientale.

L’edificio presenta una varietà di caratteristiche architettoniche all’interno, come archi, cupole, colonne e volte, realizzati con materiali pregiati come la pietra, il marmo, l’oro e i mosaici in pasta vitrea. È un’opera unica, con evidenti richiami all’architettura orientale, distinguendosi così dalle altre chiese romaniche.

Il nartece della Basilica di San Marco

Il nartece della Basilica di San Marco è una porzione della struttura che si trova tra l’ingresso principale e la navata centrale, ed è l’atrio che accoglie i turisti o i fedeli prima di entrare nella Basilica vera e propria.
In generale, il nartece serve come area di transizione tra l’ingresso e il resto della chiesa, ed è spesso utilizzato per fini espositivi o come zona di attesa per i visitatori in attesa di accedere alla navata principale. In alcune chiese, può anche essere utilizzato come luogo per le attività religiose minori, come la preghiera privata o la confessione.

Cosa rappresentano i mosaici sulla facciata della Basilica di San Marco?

Sinteticamente, i mosaici presenti sulla facciata rappresentano la storia di come San Marco sia stato trafugato da Alessandria d’Egitto da due commercianti per poi diventare il Santo Patrono della città di Venezia.

I mosaici sulla facciata della basilica di San Marco rappresentano quindi, in sequenza:

  • Il furto del corpo di San Marco da parte dei veneziani Bono di Malamocco e Rustico da Torcello e il suo trasporto a Venezia
  • L’arrivo delle reliquie a Venezia
  • L’adorazione del corpo del santo da parte del Doge e della Signoria veneziana
  • L’ingresso del corpo di San Marco nella basilica, con uno stile bizantino e l’uso di tessere d’oro.

Come si entra nella Basilica di San Marco?

Nel sito ufficiale della Basilica di San Marco si legge che la visita alla Basilica è sempre fattibile fatta eccezione per quei giorni in cui per motivi di culto l’accesso dei visitatori viene sospeso. Per organizzare la visita è possibile scegliere i monumenti che si desidera visitare tenendo conto sia degli orari e della capacità dei singoli edifici.

E’ consigliato evitare sovrapposizioni di orari nel caso si voglia visitare più di un monumento, è richiesto un abbigliamento e un comportamento adatti alla natura religiosa dell’edificio e quindi si raccomanda di coprire spalle e ginocchia.
Inoltre i biglietti sono disponibili in vendita online, e sono tutti “Salta fila”, per evitare di dover attendere eventuali code.

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Il campanile di San Marco

Il campanile di San Marco è una delle icone più rappresentative della città di Venezia, tanto da essere chiamato dai veneziani come “el paròn de casa” (il padrone di casa), si erge a 98 metri di altezza offrendo una vista panoramica mozzafiato sulla città di Venezia. Piccolo particolare, si sale solo in ascensore, quindi se vi state chiedendo quanti scalini ha il campanile di San Marco, la risposta è nessuno, o meglio, solo quei pochissimi scalini per arrivare all’ascensore.

Costruito nel IX secolo, questa torre è un esempio di architettura veneziana-bizantina, caratterizzata da una combinazione unica di elementi dell’arte bizantina e dell’arte veneziana.

La costruzione del campanile fu iniziata nel IX secolo, ma venne poi interrotta per diversi secoli e ripresa solo nel XII secolo, nel corso dei secoli, è stato utilizzato come osservatorio, come prigione e come luogo di esecuzione.
Nel 1902, un tragico evento sconvolse la città di Venezia: il campanile di San Marco crollò. Fortunatamente, nessuno rimase ferito, ma il danno era irreparabile e si dovette riscostruirlo da capo fedelmente all’originale, utilizzando anche i materiali originali recuperati dalle macerie.

Secondo le indagini del tempo si sostiene che il campanile era da tempo in una situazione precaria a causa di difetti strutturali originari, modifiche apportate in seguito che ne hanno peggiorato la stabilità, colpi di fulmine, lavori non necessari e l’utilizzo di materiali non adatti alla costruzione originaria.

La ricostruzione è stata poi completata nel 1912 e da allora il campanile è diventato un’attrazione turistica di grande importanza per la città.

Ma il campanile di San Marco non è solo una meravigliosa attrazione turistica, è anche un importante punto di riferimento per i veneziani. È infatti famoso anche per le sue campane tra cui la campana maggiore, la “Marangona“, che pesa ben 36 quintali.
Le campane del campanile di San Marco, infatti, servono per segnalare gli eventi importanti della città, come le festività religiose e i giorni di mercato.

Palazzo Ducale: l’antica residenza del Doge

Perché si chiama Palazzo Ducale? A cosa serviva?
Il Palazzo Ducale, situato a Venezia, è uno dei principali simboli della città. Il nome “Palazzo Ducale” deriva dalla parola “duca”, poiché per secoli è stato la residenza ufficiale del Doge, il governatore della Repubblica di Venezia. Il Palazzo Ducale era molto più che semplicemente una dimora per il Doge, era il cuore politico e amministrativo della Repubblica di Venezia. Era qui che venivano prese le decisioni importanti, dove si tenevano i tribunali e dove venivano ricevuti i diplomatici stranieri.

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Quando è stato costruito il Palazzo Ducale a Venezia?
Il Palazzo Ducale di Venezia è composto da una combinazione di elementi costruttivi e decorativi che risalgono a diverse epoche, il primo Palazzo Ducale, dove si stabilì il primo Doge della Repubblica di Venezia intorno al 700, fu costruito a Heraclia ma non ne restano attuali tracce.

Nel 752, il successivo Doge ordinò la costruzione di una nuova sede nella città di Metamucum, mentre nel 810 il Doge Angelo Partecipazio spostò la sede del governo dall’isola di Malamocco alla zona di Rialto. In quel periodo si decise poi di costruire il palatium duci, ovvero il Palazzo Ducale dove lo conosciamo oggi, e venne eretto un nuovo edificio di cui non si conosce esattamente l’aspetto, si presume che avesse l’aspetto di un castello.

Questo perché nel X secolo il palazzo fu parzialmente distrutto da un incendio, e la successiva ricostruzione fu voluta e seguita dal Doge Sebastiano Ziani (1172-1178). Il Doge fece ristrutturare l’intera area di Piazza San Marco e realizzò due nuovi corpi di fabbrica per il palazzo: uno verso la piazzetta per questioni legate alla giustizia e uno rivolto verso il Bacino, per tutto ciò che riguardava il governo della città. L’antico castello precedente fu dunque sostituito da un edificio più aperto verso la città, per adattarsi alle nuove esigenze di una società moderna e in espansione.

Il Palazzo Ducale è stato testimone di alcuni dei momenti più importanti della storia di Venezia, nel 1866 fu aperto al pubblico come museo e oggi è possibile visitare le sale affrescate, ammirare le opere d’arte e scoprire la storia della Repubblica di Venezia. La bellezza del Palazzo Ducale è senza pari e rappresenta un’epoca in cui Venezia era una delle principali potenze mondiali. Visitarlo è un’esperienza indimenticabile per chiunque voglia immergersi nella storia e nella cultura di Venezia.

Cosa si può vedere oggi a Palazzo Ducale?

Dobbiamo sapere che il Palazzo Ducale è un edificio costituito da tre ali, costruite in differenti epoche, e queste sono poi collegate attraverso il “Ponte dei Sospiri” alle prigioni, situate su un’altra riva.
Queste diverse sezioni donano al palazzo una forma a U che però non è facilmente riconoscibile dall’esterno.

L’ala più antica è quella che si affaccia sul Bacino di San Marco e fu costruita nella sua forma attuale nel 1300.
Circa un secolo dopo, fu costruita l’ala che si affaccia sulla Piazzetta di San Marco, una piccola estensione di Piazza San Marco che collega la piazza principale con la laguna, mentre l’ultima ala in ordine cronologico è quella rinascimentale che si affaccia sul Canale Rio di Palazzo.

Il percorso consente di visitare tutte e tre le ali, con alcune stanze sempre aperte mentre altre solo attraverso itinerari personalizzati. Alcune stanze non sono invece visitbili perché ad uso ufficio.
Vediamo di seguito alcune informazioni sulle ali visitabili:

Ingresso e cortile

Dopo aver attraversato la Porta del Frumento, l’entrata principale del Palazzo Ducale, si arriva in un cortile.
Qui è possibile ammirare le facciate interne delle tre parti dell’edificio; quella più decorata è l’ala rinascimentale, caratterizzata da intricate ornamenti e dalla maestosa Scala dei Giganti, un tempo utilizzata come accesso d’onore.

In cima alla scala ci sono le statue di Marte e Nettuno, simboli della potenza di Venezia sia in mare che a terra. Salendo la Scala dei Censori si arriva al Piano delle Logge, da dove si può percorrere le tre ali del palazzo godendo di magnifici panorami.

Il Museo dell’Opera

L’Opera non era altro che l’ufficio incaricato della manutenzione del palazzo, per cui qui troviamo una raccolta di reperti storici presenti all’interno del Palazzo Ducale, situato al piano terra dell’ala che si affaccia su Piazzetta San Marco. Questa collezione include elementi come resti di mura, colonne, statue, capitelli, e altre decorazioni rimosse dalle loro posizioni originali a causa di danni o fragilità.

Appartamento del Doge

L’Appartamento del Doge si trova nell’ala del palazzo adiacente alla Basilica di San Marco e comprende le stanze private dove il Doge si ritirava una volta conclusi gli incarichi ufficiali e le sale di rappresentanza.Queste ultime ospitano una mostra permanente sul Doge e alcune mostre temporanee.

Il Ponte dei Sospiri e le prigioni

le Prigioni Nuove si trovano in realtà in un edificio costruito sulla riva opposta del canale su cui si affaccia l’ala rinascimentale del palazzo, per cui per raggiungerle è necessario passare per il famoso Ponte dei Sospiri.
In realtà, anche se questo ponte evoca nei turisti un emozione di romanticismo, in realtà il nome è dovuto al fatto che coloro che venivano condannati alle prigioni, dovendo passare per il ponte avevano l’ultima occasione di guardare fuori, sospirando così per la libertà perduta.

Disposte su tre piani, le celle sono molto più grandi luminose rispetto ad altre prigioni di quel periodo storico, questo perché si puntava a migliorare le condizioni di vita dei carcerati.

Altre stanze del palazzo ducale

Le stanze del Palazzo Ducale rappresentano il cuore pulsante della vita politica e amministrativa di Venezia. In queste sale, attraverso scale, corridoi, atri e passaggi segreti, sono state prese le decisioni più importanti che hanno plasmato la storia della città.

La Sala del Maggior Consiglio è la più grande di tutte e rappresenta il fulcro di tutte le cariche di Stato, assicurando che non ci siano abusi di potere, e vi si svolgevbano anche le elezioni del doge. Tra le molte decorazioni presenti in questa sala troviamo “Il Paradiso” di Tintoretto, dipinto famoso anche per le sue dimensioni che lo pongono tra le tele più grandi al mondo.

Concludendo, per pianificare la vostra visita al Palazzo Ducale vi consigliamo di rivolgervi al sito ufficiale per tutte le informazioni e per l’acquisto dei ticket.