Alla scoperta delle ville venete e palladiane

Un tour nella città di uno dei maggiori architetti del ‘500: Andrea Palladio

Andrea Palladio in Veneto 

Le origini

Andrea Palladio, in origine Andrea di Pietro della Gondola, nasce a Padova nel 1508. Sin dalla giovane età inizia a lavorare come scalpellino, professione che porta avanti anche quando la famiglia si trasferisce a Vicenza, quando lui aveva circa 15 anni. E’ proprio nel contesto lavorativo che conosce Giangiorgio Trissino, conte vicentino che diventerà il suo maestro e che lo ribattezzerà Palladio. 

A.Palladio: I suoi modelli

I modelli dai quali Palladio prende ispirazione sono due: l’antico e alcuni edifici già esistenti in Veneto. L’antico lo vede per la prima volta quando va a Roma, nel 1541 con Trissino e nel 1545-1547 con Marcantonio Thiene e il pittore Maganza. È proprio qui che il Palladio vede il tempio di Ercole Vincitore a Tivoli, edificio che colpisce il Palladio al punto da fargli pensare che non si trattasse di un tempio ma di un palazzo antico. 

In Veneto, invece, ebbe l’occasione di vedere e lavorare in alcuni edifici architettonici che lo colpirono come Villa Trissino a Cricoli, realizzata proprio da Giangiorgio Trissino che permise al giovane architetto vicentino di partecipare ai lavori nel 1538, e Villa Giustiniani di Roncade, nei pressi di Treviso anche detta Castello di Roncade, a Roncade.

Una villa di ispirazione veneziana, composta da due quadrati centrali affiancati da due barchesse.
Qui compaiono pronao e frontone, elementi architettonici che Palladio fa propri. 

Villa Trissino a Cricoli
VIlla Trissino – Hans A. Rosbach, CC BY-SA 2.5 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5, via Wikimedia Commons

I progetti e lo stile

Palladio tra il 1537 e il 1573 elabora progetti per almeno 40 ville di cui ne realizza 37 e solo 31 sono ancora esistenti. 

Queste ville sono piccole, fatta eccezione per la Rotonda e Villa Barbaro a Maser, ma hanno una grandissima qualità del progetto; per esempio, queste abitazioni non presentano corti interne centrali o pozzi di luce quindi le stanze devono essere affacciate all’esterno per avere luce. 

Palladio-la-rotonda
Villa Almerico Capra detta La Rotonda

Palladio è l’architetto più produttivo nel territorio Veneto del ‘500.
Ha creato un nuovo modello di villa, ha dato spazio ad una nuova fascia di committenza, perché ha abbattuto i costi di costruzione, perché ha realizzato più ville di qualsiasi altro architetto dell’epoca, ma soprattutto perché ha scritto un trattato composto da 4 libri dove presenta le sue architetture in modo semplice; questa è una cosa che nessun architetto aveva mai fatto prima.  

3 ville palladiane da visitare 

Villa Pisani a Bagnolo, 1542

È una delle ville che Palladio ricostruì dopo la guerra della Lega di Cambrai. La casa era andata in fiamme e successivamente venne acquistata da Giovanni Pisani nel 1523. Palladio era appena stato a Roma quando gli venne chiesto  di intervenire alla ricostruzione della casa. Il salone crociato e la finestra termale sono ispirati agli edifici romani.

Villa Pisani a Bagnolo – Hans A. Rosbach; retouched by Marcok, CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0, via Wikimedia Commons

Villa Pisani a Bagnolo ha una sequenza delle tre stanze molto evidente: l’ambiente centrale è affiancato da tre stanze di dimensioni decrescenti per ciascun lato. Palladio non si limita a progettare la villa ma disegna l’intero complesso. La mossa fondamentale che compie Palladio che andrà a caratterizzare le ville palladiane rispetto ai complessi finora costruiti in territorio veneto, è di compattare tutti questi elementi in un unico complesso scenografico caratterizzato da simmetria e gerarchia, conferendo importanza alla casa anche attraverso delle decorazioni:

  • Pronao
  • Timpano
  • Colonna

Alcune info su Villa Pisani a Bagnolo:
Orario di apertura: da domenica 31 ottobre il museo nazionale di Villa Pisani aprirà con i seguenti orari:

  • martedì e giovedì al pomeriggio dalle 14,00 alle 18,00
  • mercoledì e venerdì al mattino dalle 9,00 alle 13,00
  • sabato e domenica al mattino dalle 9.00 alle 18.00
  • lunedi’ chiuso

Sito web: https://villapisani.beniculturali.it/ 

Villa Saraceno a Finale di Agugliaro, 1548-1555

La villa si sviluppa su un unico piano di abitazione rialzato su un piano basso di servizi e un sottotetto che serviva come magazzino di grano. Anche qui abbiamo una barchessa senza ordine architettonico. Questa villa è l’esempio perfetto della volontà del Palladio di realizzare delle ville di rappresentanza che fossero anche luogo di produzione agricola. Questo lato pratico della visione palladiana fa si che le ville non fossero sfarzose, e con villa Saraceno abbiamo un perfetto esempio di ciò.

Villa Saraceno a Finale di Agugliaro, 1548-1555 – Marcok – it.wiki, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons

Villa Emo a Fanzolo di Vedelago, 1558

Lo stradone d’ingresso disegna il territorio, entra nella villa, nell’atrio e infine nella sala centrale. Come si vede dalla pianta il pronao non è completamente sviluppato (6). Stessa composizione verticale della Villa Saraceno. Le ville degli anni ’50, come Villa Emo, vengono definite “villa fattoria” perché sono luogo di svago e polo dell’attività agricola, ma soprattutto sono disegnate anche a funzione delle adiacenze. Quindi la villa con le sue adiacenze si inserisce nell’ambiente circostante e l’asse che attraversa la composizione territoriale entra nella villa attraversandola completamente.

Villa Emo a Fanzolo di Vedelago – Marcok / it.wikipedia.org, CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0, via Wikimedia Commons

Alcune info su Villa Emo:
Orari di apertura:

  • dal 20 gennaio al 13 marzo apertura dal giovedì alla domenica
  • dalle 10:00 alle 17:30. Ultimo ingresso ore 17:00. Chiuso da lunedì a mercoledì.
  • ​Dal 14 marzo al 31 dicembre apertura da lunedì a domenica, dalle 10:00 alle 17:30. Ultimo ingresso ore 17:00. Chiuso tutti i martedì e il 25, 31 dicembre.

Sito web: https://www.villaemo.org/ 

Tour alternativi delle ville palladiane:

Burchiello – in crociera tra le ville venete

Tour adatto anche ai bambini, il Burchiello è una microcrociera che ripercorre la Riviera del Brenta da Padova a Venezia e viceversa. Si tratta di un tour guidato che permette la visione di un meraviglioso paesaggio e la visita guidata di alcune ville venete (Villa Foscari detta La Malcontenta, Villa Widmann di Mira e Villa Pisani di Stra).
Dal momento che la gita dura tutto il giorno c’è la possibilità di pranzare al ristorante Il Burchiello di Oriago. 

Sito web: https://www.ilburchiello.it/ 

Giro In bici tra le ville

Uno dei modi più magici per vedere le ville venete è viaggiando con la bici.
I percorsi si possono svolgere in autonomia, grazie alla “ciclabile delle ville venete”, oppure assieme a dei gruppi organizzati. La gita è accessibile anche ai bambini in quanto il territorio è per lo più pianeggiante. I prezzi per i tour guidati si aggirano sui 25€. 

Alcuni link utili per i tour guidati:
http://villevenetetour.it/eventi/in-bici-al-castello 
https://www.girolibero.it/viaggi/dettaglio/riviera-del-brenta-in-bici